Genova era in fiore. Festa di primavera, tra poesia e musica. Contro la guerra e coi nostri prigionieri nel cuore (Genova, 04.05.2024)

Genova era in fiore. Festa di primavera, tra poesia e musica. Contro la guerra e coi nostri prigionieri nel cuore (Genova, 04.05.2024)

GENOVA ERA IN FIORE

Festa di primavera, tra poesia e musica

Contro la guerra e coi nostri prigionieri nel cuore

Mentre governi e padroni minacciano di trascinarci verso nuove carneficine mondiali, mentre prosegue lo scontro fratricida in Ucraina per gli interessi della NATO e delle oligarchie della Federazione Russa, mentre prosegue il genocidio della popolazione di Gaza a opera del governo di Israele con la protezione degli imperialisti occidentali e la complice indifferenza dei satrapi arabi del petrolio, anche il fronte interno non resta fermo. Gli infortuni sul lavoro e la repressione verso il conflitto di classe sono espressione di un capitalismo vorace, di guerra, nel quale su tutti i campi, anche nei cantieri, nelle fabbriche e nei magazzini vige la massima dell’obbedire e combattere. Allo stesso tempo, propaganda di guerra significa censura. Senza censura la propaganda è disarmata, bisogna tappare la bocca a chiunque possa dire che il re è nudo. Questo è lo scopo di vicende repressive come gli arresti ordinati dalla Procura di Genova lo scorso 8 agosto, tesi a smantellare il giornale anarchico internazionalista “Bezmotivny”. Questo è lo scopo di un’accelerazione autoritaria il cui apice al momento è stato il trasferimento di Alfredo Cospito in 41 bis, ordinato dal governo di Unità Nazionale di Mario Draghi e confermato con tanta arroganza dal nuovo governo della destra di Giorgia Meloni.

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