È stato pubblicato il libro “La negazione radicale”, di Michele Fabiani
Edizioni Monte Bove, Collana Nera – 1; p. 222, euro 10.
«Il positivo è negato dal negativo, e inversamente il negativo dal positivo; che cosa dunque è comune a tutt’e due e li domina? Il fatto di negare, di distruggere, di assorbire appassionatamente il positivo, anche quando questo cerca scaltramente di nascondersi sotto i tratti del negativo. Il negativo non trova la sua giustificazione se non essendo la negazione radicale».
— M. Bakunin
Gli «anni dieci» di questo secolo sono stati caratterizzati da una duplice rivolta del pensiero contro quello che per decenni è stato il vicolo cieco dello scontro tra scientismo ed esistenzialismo: da una parte, il dominio incontrastato della scienza, dall’altra la separazione ontologica, incolmabile tra l’esistente e un individuo alienato e destinato perennemente alla sconfitta. Una trappola quanto mai attuale in questi giorni. Questa riscossa della filosofia contro il pensiero debole ha avuto la forma inaspettata di un «ritorno a Hegel». Una risposta che non ci può bastare e che se resta tale rischia di farci piombare nella distopia di uno Stato forte o della sintesi liberale delle differenze.
Il presente libro ci propone allora di inaugurare gli «anni venti» appena iniziati in maniera tanto turbolenta dalla lettura che Bakunin fa di Hegel. Una dialettica disarmonica, dove la negazione è il vero motore della storia, la vera forza del cambiamento radicale. Uno scontro senza sintesi, senza conciliazione, dove la negazione nega ma non può essere negata.
Partendo dall’intuizione bakuniana della negazione radicale, le pagine che seguono ci propongono una originale filosofia della rottura, una filosofia che rivendica uno sfacciato riduzionismo di classe, il rigetto del pluralismo delle identità che viene tacciato di portare solo al contratto sociale. Una filosofia dove è una parte (gli oppressi) che risolve il tutto. Dove ciò-che-resta di tante sovrastrutture e determinazioni è la presenza pulsante di una materia viva.
Piano dell’opera:
Prefazione. Si fa presto a dire «complessità»
Capitolo I. Crisi dell’identità e comunità immaginate
Capitolo II. Il movimento dal nulla al nulla
Capitolo III. Esercizi di decompressione
FINE PRIMO TEMPO
Carosello
L’astuzia di Sant’Antonio…
…e la pazienza dei napoletani
INIZIO SECONDO TEMPO
Capitolo IV. Bakunin e la negazione radicale
Capitolo V. Ancora sulla negazione radicale
Capitolo VI. La reazione esistenzialista
FINE SECONDO TEMPO
Sconsigli per gli acquisti
Per farla finita con l’esistenzialismo
V.I.T. – Vecchi Idioti col Telefonino
INIZIO TERZO TEMPO
Capitolo VII. «Ciò-che-sta»
Capitolo VIII. Meno di niente
Capitolo IX. Un buco nero nella cassetta degli attrezzi
Una copia: 10 euro. Distributori: 6 euro.
Più spese di spedizione (piego
di libri raccomandato): 4 euro. Per informazioni: edizionimontebove[at]riseup.net